Il benvenuto del presidente

 

Premessa

 

Ci siamo accorti in questi ultimi anni, che il nostro sito internet era divenuto obsoleto e che andava ripensato in modo più dinamico ed interessante. Abbiamo quindi affidato ad una persona esterna il compito di sottoporci un nuovo progetto, nell'intento di renderlo accattivante. Non spetta di certo a noi politici esternare giudizi in merito all'operato, bensì all'utente, nella speranza che questo sia di vostro gradimento.

Puntuali suggerimenti costruttivi sono sempre ben accetti!

 

Il nostro dispositivo di prontezza d'intervento

 

La nostra organizzazione Regionale di PCi è ormai abituata da qualche anno ad assumere per un periodo di 2 settimane consecutive, a rotazione, come anche tutte le altre 5 organizzazioni regionali consorelle, il compito del picchetto cantonale, anche durante i giorni festivi. Questo ci consente di coprire in caso di chiamata, le necessità immediate a supporto della regione sinistrata.

Tengo a precisare che la PCi non è un ente di primo intervento ma subentra in seconda battuta a supporto e in aiuto degli altri partner della protezione della popolazione/ProtPop già operativi sul posto, a supporto dell'organizzazione PCi locale.

Negli ultimi 18 mesi la nostra organizzazione è dovuta intervenire sul nostro territorio a seguito di richieste d'intervento per tutta una serie inconsueta ed impressionante di eventi meteorologici che oltre ad arrecare ingenti danni materiali, ha provocato a seguito di una forte grandinata, come quella avvenuta a fine agosto 2023, l'evacuazione immediata di diversi edifici poiché divenuti inabitabili. Quest'evento ha interessato una fascia importante del nostro comprensorio, densamente abitato.

La situazione che i nostri quadri e militi hanno dovuto affrontare era l'effetto di un fenomeno meteo mai visto e conosciuto prima d'ora alle nostre latitudini con chicchi di grandine grossi come palline da golf, che hanno fracassato le coperture di molti tetti di strutture pubbliche ed edifici privati. Inoltre, molti veicoli sono divenuti inutilizzabili per la rottura completa dei parabrezza e dei lunotti posteriori, causando anche in taluni casi dei feriti leggeri.

Ecco che dieci mesi più tardi una violenta perturbazione, riversatasi a fine giugno 2024 sull' alta Vallemaggia, ha isolato fisicamente dal mondo esterno questo comprensorio, lasciando i suoi abitanti senza energia elettrica, senza collegamenti telefonici, acqua potabile e per di più causando la perdita di diverse vite umane, e distruggendo ponti e cancellando diversi nuclei abitati presenti sul territorio da oltre 300 anni, rendendo inutilizzabili importanti strutture pubbliche.

Inoltre, ha cambiato in modo marcato la morfologia del territorio devastandolo, modificando il letto dei corsi d'acqua, con la distruzione d'importanti strutture ricreative ed aggregative, come pure di quei pascoli indispensabili per la sopravvivenza delle aziende agricole di montagna presenti in loco e distruggendo importanti testimonianze culturali. La nostra grande forza è stato l'ottimo coordinamento tra le diverse forze intervenute grazie allo stato Maggiore di condotta Regionale, insediatosi presso il nostro impianto di Piazza Castello.

 

Inoltre il recente violento nubifragio, abbattutosi in Spagna che ha devastato la regione di Valencia, ha evidenziato ancora una volta come in questi frangenti sia determinante poter disporre non solo di un sistema di allerta affidabile e capillare per le località toccate dall'evento, ma anche di un'appropriata procedura sui luoghi di raccolta per gli abitanti e sul comportamento da tenere in simili frangenti; senza tralasciare quel coordinamento indispensabile tra le forze messe in campo.

Infatti l'esercitare l'uso del materiale in dotazione sul nostro territorio durante i corsi di ripetizione annuali delle compagnie, quali gli interventi di pubblica utilità IPU rappresenta il miglior allenamento che i nostri militi possono intraprendere per poi affrontare nel migliore dei modi situazioni drammatiche come il nubifragio dello scorso29/30 giugno 2024 in alta Valle Maggia.

 

È da anni ormai che siamo alla ricerca di una nostra sede per poter inserire sotto un unico tetto tutto quanto oggi si trova sparso in più punti, e una fattiva e concreta proposta ci è giunta dalla Città di Locarno.

Infatti l'ubicazione sarebbe ideale, nelle immediate vicinanze del SALVA e dei nostri partner della protezione della popolazione, così da creare quelle sinergie essenziali ed indispensabili in caso d'intervento.

Infatti oggi disponiamo del centro regionale d'istruzione/CIR di Piazza Castello, struttura importante e basilare per i nostri fabbisogni quale nostro centro d'istruzione e ricovero in caso di necessità per lo stazionamento di una compagnia, come per la gestione e la condotta di tutte le altre formazioni. Va anche sottolineato che questi spazi destinati al nostro fabbisogno in caso d'intervento, hanno assolto egregiamente la loro funzione nel contesto dell'evento Alta Valle Maggia quale sede dello Stato Maggiore di Condotta Regionale, con una cucina ben attrezzata al piano terreno con un ampio refettorio. Inoltre al piano terra abbiamo un piccolo magazzino, adibito anche a officina per piccole riparazioni, mentre un buona parte del nostro materiale si trova depositato a Gordola al pianterreno di una vecchia fabbrica in disuso, a ben 6 km di distanza dal nostro CIR a Locarno, mentre i nostri veicoli si trovano a Locarno stazionati all'aperto in 2 posteggi privati di cui il primo videosorvegliato di fronte al nostro ufficio consortile in via ai Saleggi. Orbene poter inserire ufficio consortile, il magazzino con materiale in dotazione e i veicoli posti al coperto e con i rimorchi d'intervento pronti all'impiego, rappresenterebbe per noi un enorme passo avanti.

Questo progetto si trova già in fase avanzata e la vostra delegazione si augura di poter vedere a breve termine sviluppi amministrativi importanti.

Evidentemente sarà la Città di Locarno che realizzerà la costruzione.